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Il 25 marzo  iniziava il viaggio di Dante nell’aldilà attraverso la Comedìa. E nello stesso giorno di quest’anno inizia il Dantedì, la prima giornata nazionale dedicata al Sommo Poeta.

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Il progetto, lanciato dal “Corriere” tre anni fa,in particolare dallo scrittore e giornalista Paolo Di Stefano, è  ispirato  al Bloomsday che, dal 1950, si tiene ogni 16 giugno,e non solo a Dublino, per ricordare James Joyce.Si fa strada, così, l’idea di regalare a Dante, in vista delle celebrazioni, nel 2021, del settimo centenario dalla morte, una giornata nazionale e, perché no, internazionale.

Disegno che entusiasma subito il mondo accademico:la Società Dante Alighieri, in primis, ma anche l’Accademia della Crusca, il Ministero per i  Beni Culturali e il Ministero dell’Istruzione e la Presidenza del Consiglio che, infine, istituisce  la Giornata.

E non è stato difficile  coinvolgere in questa rappresentazione virtuale gli studenti di tutto il Paese. Da Salerno, la Professoressa Pina Basile, presidente del comitato locale della Dante Alighieri, ha lanciato alle scuole l’appello ad essere presenti, nonostante tutto, e a non rinunciare ad onorare Dante.

E così, in modalità sincrona, durante le ore di lezione a distanza, e dai balconi, in flash mob, gli studenti del Liceo “De Filippis-Galdi” di Cava de’ Tirreni, presieduto dalla Dirigente scolastica professoressa Maria Alfano, sollecitati dalle docenti Raffaella Forcellino, Patrizia Trofa, Paola De Venezia, Pina Salsano e Pina Orsini, hanno declamato le più suggestive terzine  della Commedia, dai versi iniziali e finali della prima Cantica a quelli dedicati alla struggente storia d’amore di Paolo  e Francesca, alla preghiera di San Bernardo alla Beata Vergine. E sono: tutti gli alunni della classe  IV A linguistico, Ludovica Apicella, Chiara Casaburi e Miriana Vitale della V B linguistico, gli allievi del liceo classico, Letizia e Martina Savarese della I B, Franziska Dura della IV B, Emanuela Pagliara della V B e Daniele Leo della V A. E anche la professoressa Pina Orsini ha voluto offrire il suo contributo al Dantedì con la lettura dei versi 130-139 del Canto XXI dell’Inferno (incontro con i Malebranche, i diavoli della V Bolgia) che svelano un Dante meno aulico e simpaticamente “irriverente”!

Testimonianza di questa  esperienza, ancor più emozionante perché maturata in un contesto di intensa preoccupazione, sono i numerosi video pubblicati sul sito della scuola e segnalati alla Società Dante Alighieri di Salerno.

Virtute e canoscenza, dunque, anche ai tempi del coronavirus!

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